lunedì 30 marzo 2015

Film vintage: Divorzio all'italiana



Il film di Pietro Germi Divorzio all’Italiana è del 1961, una commedia originariamente nata come storia drammatica ispirata ad alcune vicende italiane di cronaca nera che raccontavano di delitti d’onore, di mariti traditi e di donne disonorate. Era ancora vigente il delitto d’onore e spesso i matrimoni, male assortiti o imposti dalle famiglie, finivano in tragedia. Mano a mano che gli autori scrivevano la sceneggiatura gli eventi assumevano toni grotteschi o addirittura ridicoli. Così con questo film, come nel film Sedotta e Abbandonata sempre di Germi, attraverso la comicità il regista comunica il suo disgusto sociale e l’indignazione civile.




La vicenda si svolge in Sicilia.

La trama: il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè, si innamora di Angela, la cugina diciottenne, una ragazza spigliata e moderna che ricambia il suo amore e in una calda notte d’estate gli si concede. Fefè vorrebbe vivere per sempre con lei ma purtroppo è sposato con Rosalia e poiché di divorzio siamo ancora lontani dal parlarne, decide di uccidere la moglie sfruttando l’articolo 587 del codice penale che prevedere una pena molto lieve per il cosiddetto “delitto d’onore”. A facilitare i piani del barone Cefalù è il ritorno in paese di Carmelo Patanè un pittore spiantato di cui Rosalia era stata profondamente innamorata. Fefè con diversi stratagemmi riesce a farli riavvicinare, i due amanti scappano insieme e così lui ha il pretesto per raggiungerli ed ucciderli.

Uscito dal carcere può finalmente sposare Angela. La giovane moglie incomincia ben presto però ad essergli infedele.

Il barone Ferdinando Cefalù è magistralmente interpretato da Marcello Mastroianni, che attribuisce al personaggio uno stile impeccabile tratteggiando un cattivo d’alta classe.

L’Oscar assegnato al film nel 1962 per la sceneggiatura sancì il successo della commedia all’italiana che già dalla seconda metà degli anni Cinquanta aveva portato alla realizzazione di bellissimi film grazie a registi come Mario Monicelli e a produttori come Franco Cristaldi.