
Purtroppo per lei esiste una concorrente che incarna tutto ciò che lei non è: Lily ingannevole e sensuale, anche lei in grado di impressionare il direttore artistico. La ballerina comincia così una disperata ricerca della sua parte oscura, del suo doppio, di quell’anima tenebrosa, sensuale e provocante che potrebbe permetterle di diventare il vero cigno nero. Un percorso che la conduce a un passo dalla follia: tenta infatti di aprirsi alle esperienze umane e al mondo, soprattutto a quello del sesso, mentre la sua esistenza viene invasa da continue allucinazioni.
Essendo lei l'impersonificazione umana del cigno bianco, inizia una vera e propria lotta contro la sua personalità già insicura e traballante, per far uscire fuori il cigno nero, ossia il negativo dentro di lei necessario per il ruolo nello spettacolo. Vede la figura di Lily come meschina e nemica, ma è tutto un suo gioco mentale.
Essendo lei l'impersonificazione umana del cigno bianco, inizia una vera e propria lotta contro la sua personalità già insicura e traballante, per far uscire fuori il cigno nero, ossia il negativo dentro di lei necessario per il ruolo nello spettacolo. Vede la figura di Lily come meschina e nemica, ma è tutto un suo gioco mentale.
Ben presto i ruoli che le due ballerine interpretano sulla scena finiscono con il trasformarle facendole conoscere il lato oscuro della loro anima.
Per la regia di Darren Aronofsky.