Fräulein - Una fiaba d'inverno -
con Christian De Sica e Lucia Mascino
La protagonista di Fraulein – Una
fiaba d'inverno, è una ragazza invecchiata anzitempo, che vive rinchiusa in una
corazza di solitudine che si è costruita lei stessa e che tiene lontani gli altri.
Nel paesino in cui vive è conosciuta come “signorina” e mantiene rapporti solo
con poche persone “necessarie” per la sua sopravvivenza e una gallina bianca di
nome Marilyn, lasciando andare in malora il suo bell’albergo chiuso da anni. Sfondo
della storia è un paesaggio nevoso, di confine, metà italiano, metà tedesco, un
po’ Alto Adige un po’ Südtirol.
Un giorno capita un maturo
turista che vuole a tutti i costi essere ospitato. Uomo buffo e un po'
infantile, il tenace Walter arriva nel bel mezzo di una tempesta geomagnetica che
crea un'atmosfera sospesa e inquieta.
È dall'incontro tra queste due
anime sofferenti, ma soprattutto dalla vitalità di Walter, eccolo prendere furtivamente una torta con le dita,
versarsi il vino, cadere sul ghiaccio, spaccare la legna, cantare a
squarciagola “Spaghetti a Detroit” e che non accetta i rifiuti e le
chiusure di Fraulein che ha inizio il disgelo.
Christian De Sica ci fa ridere -
e di gusto – anche in questo film, ma a colpire e a convincere è soprattutto la
dolce e misurata malinconia che infonde al suo personaggio così lontano da
quello che siamo abituati a vedere nei cinepanettoni e nelle farse
spaccabotteghini.
Favola moderna, mai banale, chissà,
forse un giorno si ameranno. La storia lascia le porte aperte ma, per fortuna, la
storia non scivola sulla banalità della passione sbocciante dall’ostilità,
dall’antagonismo o dalla baruffa secondo i precetti della commedia
sentimentale.