giovedì 30 luglio 2015

Registi italiani: Garrone - Sorrentino - Virzì - Genovese


Paolo Genovese
- The Place

Che cosa siamo disposti a fare per ottenere ciò che vogliamo? Se lo chiede e ce lo chiede il regista italiano Paolo Genovese attraverso la trasposizione cinematografica della serie "The booth at the end".
Un uomo è seduto al tavolino di un caffè, giorno e notte, e riceve continuamente visite da persone che hanno un desiderio da realizzare, a volte impossibile. Quello strano uomo risponde a tutti “Si può fare” però c’è un prezzo da pagare. Chi è quell’uomo e chi stabilisce cosa si deve pagare in cambio non si sa. Quello che è importante è che chi siede davanti a lui è libero di scegliere la sua strada che finisce con l’intrecciarsi con quella di altri personaggi che tornano a raccontare la loro vita dando vita ad un trama intricata, tesa e tragica. Tanto che neanche lui, l’uomo del bar riuscirà a rimanere indifferente.

Paolo Sorrentino
- Youth - La giovinezza
Un film con un cast internazionale: Harvey Keitel, Jane Fonda, Michael Caine. 
Due vecchi amici, Fred e Mick, entrambi ottantenni si ritrovano in vacanza in un elegante albergo sulle Alpi. Fred è un compositore e direttore d'orchestra in pensione. Mick è un regista ancora in attività che si affanna nel tentativo di concludere la sceneggiatura di quello che pensa sarà il suo ultimo film.


Matteo Garrone
 - Tale of Tales - Il progetto di Garrone è basato su tre delle cinquanta fiabe raccolte nella collana "Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille " di Basile.
Tale of Tales con Salma Hayed, Vincent Cassel, Alba Rohrwacher
Girato in lingua inglese oltre a famosi attori del calibro di Salma Hayed ha la fotografia di Peter Suschitzt, sotirco collaboratore di David Cronenberg. Le riprese si sono svolte in varie regioni d'italia, tra paesaggi misteriosi, ville e giardini sconosciuti. Il film è tratto dalle fiabe di Basile Giambattista, geniale autore napoletano del XVII secolo. 


Paolo Virzì
- La prima cosa bella
Grandi interpreti per questo film, Stefania Sandrelli e Valerio Mastrandrea, nelle vesti di una mamma e di un figlio. La prima vitale e seppure anziana e malata, bella e vivace. Il secondo che ha tagliato i ponti con la sua città e la sua famiglia insegna in un Istituto alberghiero e conduce una vita anaffettiva. L'incontro con la mamma lo porta a rievocare vicissitudni familiari che si rene conto non era riuscito a dimenticare.